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Come essere un genitore migliore

Genitorialità consapevole: come essere un genitore migliore

Genitorialità consapevole: come essere un genitore migliore

Come essere un genitore migliore? E‘ una domanda che si fanno in tanti perché moltissimi genitori vorrebbero migliorare il proprio rapporto con i figli.

Ultimamente si sente spesso parlare di competenze della genitorialità e ci si interroga, su quale sia nella società moderna il ruolo genitoriale, quali siano gli aspetti da rivedere nel come ci poniamo con i nostri figli e, soprattutto, su come possiamo migliorare il nostro modo di fare i genitori, anche attraverso l’aiuto degli esperti.

Si parla di genitorialità consapevole intendendo un modo di interrogarci su quale sia il modo per crescere i nostri figli: il modo che attuiamo o il modo migliore.

Essere un genitore migliore: cos’è la genitorialità consapevole?

Partiamo dall’inizio e cerchiamo di dare una definizione a queste parole che sempre più spesso fanno capolino in articoli e approfondimenti dedicati a noi genitori.

  • Che cos’è la genitorialità consapevole?
  • Cosa si intende quando si parla di genitorialità consapevole?

La genitorialità è il processo di promozione e sostegno dello sviluppo fisico, emotivo, sociale e intellettuale di un bambino dall’infanzia all’età adulta.

Il concetto di genitorialità consapevole o parenting si riferisce alla complessità del processo di crescere un bambino, e non esclusivamente alla relazione biologica.

Il ruolo dei genitori, quindi, è legato a diverse responsabilità e diversi compiti importanti, questione che richiede lo sviluppo di adeguate competenze genitoriali.

Competenze che non sono fisse e apprese una volta per tutte ma si modificano nel tempo con la crescita del bambino. Man mano che i figli crescono e i loro bisogni cambiano, le abilità del genitore dovranno anch’esse mutare.

Benché alcuni abbiano una forte credenza in questa direzione, non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino che le competenze genitoriali siano naturali o innate, altresì questo tipo di competenze vanno apprese ed evolvono insieme al percorso di crescita del genitore stesso.

Quali sono le competenze della genitorialità?

Ricordando che non esistono genitori perfetti, ma solamente genitori pazienti e consapevoli che provano, riprovano e cercano sempre di fare meglio, vediamo insieme alcune di queste competenze utili a favorire uno sviluppo e una crescita equilibrata del nostro bambino:

Competenza Protettiva
Il nostro bimbo ha bisogno di sentirsi al sicuro, protetto. Avere una un porto sicuro dove poter tornare dà al bambino la sicurezza di essere amato e accolto, e il coraggio di provare, esplorare, fare errori.

Competenza Affettiva

Per competenza affettiva si intende quel processo che ci porta ad entrare in connessione, in empatia con il bambino. Compartecipare alle emozioni e capirsi a vicenda crea un ambiente familiare sano per tutti i componenti della famiglia.

Competenza Emotiva/Regolativa

Uno dei principali compiti del genitore è quello di aiutare i bambini a dare un nome alle cose. Ai sentimenti, alle sensazioni. Alla rabbia, alla gioia.

E’ importante che i nostri bambini imparino quali sono le emozioni e qual è il comportamento adeguato che si mette in atto quando le si prova.

Un esempio sono i capricci, la rabbia, la frustrazione. In questo caso sarà il genitore a dover intervenire per aiutare il bambino a comprendere e a normalizzare i sentimenti, anche quelli negativi.

Competenza Normativa

Ascoltare il bambino e offrirgli il nostro supporto non significa assecondarlo in ogni sua richiesta. Anzi, l’idea che i bambini non debbano mai soffrire, non debbano provare frustrazioni non li rende più forti, al contrario li indebolisce. E’ nostro compito quindi guidarli, tracciare per loro un percorso e affrontare insieme la frustrazione, la delusione, i no. Cosicché una volta cresciuti siano preparati per affrontare la realtà che li circonda.

Competenza di ascolto

E’ fondamentale per un genitore creare un canale di ascolto. Un canale di comunicazione dove il bimbo si senta sicuro ad esprimere i suoi bisogni, le sue sensazioni. Non è facile, in quanto per ascoltare bisogna abbandonare l’idea che sappiamo già tutto. Il nostro bambino ha le sue percezioni, le sue idee e noi abbiamo il compito di ascoltarlo, capirlo, accoglierlo.

Considerare i genitori che abbiamo avuto fa parte del processo 

E’ importante sottolineare, a questo punto, che lo stile genitoriale e le competenze che possediamo sono fortemente legate all’educazione e all’esperienza familiare che abbiamo vissuto noi stessi come bambini, come figli.

Le esperienze negative, come anche quelle positive, si trasmettono da una generazione all’altra, certi errori, certe modalità educative ritornano. Così ci possiamo ritrovare come bloccati in situazioni, anche di sofferenza, che non ci appartengono ma che riaffiorano dal passato. Chi ne paga le conseguenze sono purtroppo i nostri bambini che nulla hanno a che vedere con il nostro vissuto.

Come possiamo essere un genitore migliore?

La genitorialità consapevole, quindi, nasce nel momento i cui ci interroghiamo e guardiamo con occhio consapevole e attento a chi eravamo ieri, a chi siamo oggi, a chi vogliamo essere, e quale tipo di relazione vogliamo instaurare all’interno della nostra famiglia con i nostri bambini.

La genitorialità diventa così un’opportunità di crescita e di cambiamento anche e soprattutto per il genitore che si troverà ad affrontare la sua infanzia, il suo passato con l’obbiettivo di creare relazioni intense, spontanee ed autentiche con i propri figli, aiutandoli a crescere in maniera ottimale, equilibrata, serena.

Da dove cominciamo per migliorare il nostro modo di essere genitori?

Possiamo iniziare chiedendoci quali competenze abbiamo, quali sono i nostri punti di forza come educatore e in quali situazioni invece ci sentiamo più deboli, meno a nostro agio. Così sarà più facile scegliere consapevolmente che cosa tenere, che cosa provare a modificare e cosa abbiamo invece necessità di apprendere per il benessere dei nostri bambini.

Come apprendere o come migliorare le nostre competenze come genitori? A chi ci possiamo rivolgere?

Ci sono tanti modi oggi per un genitore per apprendere nuove competenze: sul web si trovano molti articoli, podcast, corsi, libri, webinar, approfondimenti che hanno come tema la genitorialità.

C’è anche la possibilità di rivolgersi ad un esperto di famiglia, relazioni, educazione, crescita personale. Quindi psicologi, pedagogisti, educatori che possono fornire un supporto o un sostegno alla genitorialità.

E’ importante ricordare che questo tipo di percorsi non sono destinati esclusivamente a famiglie problematiche o in difficoltà, ma sono dei percorsi utili a qualsiasi famiglia e a qualsiasi genitore per migliorare la relazione con i bimbi, le dinamiche familiari e la crescita personale.

Attraverso il dialogo e il confronto, il professionista guiderà il genitore nel suo cammino personale di crescita come persona e come mamma o papà.

Perché scegliere un stile educativo consapevole?

Scegliere un’educazione basata sul rispetto, sull’ascolto, sull’empatia, spesso molto lontana da quella ricevuta, è una scelta che si fa guardando al benessere dei nostri figli.

L’obbiettivo condiviso è quello di crescere dei bambini che diventeranno adulti sicuri di sé, indipendenti, capaci di avere una propria voce e affrontare le prove della vita.

Adulti capaci di dialogare, di usare le parole, di parlare dei propri sentimenti e sensazioni e per questo in grado di provare empatia verso gli altri.

Il cervello dei bambini si costruisce a seconda delle esperienze che vivono, una delle più importanti è chiaramente quella vissuta in famiglia: l’educazione che gli trasmettiamo, l’esempio che diamo, quale tipo di relazioni costruiamo, come comunichiamo con loro.

Per questo è importante soffermarci, osservare il nostro comportamento e chiederci:

“Come sto contribuendo a formare la sua identità, la sua persona?”

“E’ questo che voglio per il mio bambino?”

La fortuna è che alla domanda:Si può essere genitori migliori?”

La risposta è sempre:”!

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