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Informazioni utili per genitori e bambini
Cos’è la Pediatria?
La pediatria è la branca della medicina che si occupa della salute e dell’assistenza medica dei neonati, dei bambini e degli adolescenti dalla nascita fino al quattordicesimo anno d’età.
L’ etimologia della parola “pediatria” rivela il suo significato più intimo in “guaritore di bambini”, derivante dal greco (pais = ragazzo o bambino) e (iatros = medico o guaritore).
La pediatria è un settore medico relativamente nuovo, la cui crescita fa capo alla metà del XIX secolo. Il padre della medicina pediatrica è considerato Abraham Jacobi, vissuto dal 1830 al 1919.
ll pediatra di libera scelta, noto anche come pediatra di base o pediatra di famiglia, dunque, è un professionista sanitario operante all’interno dell’assistenza sanitaria di base con la specifica funzione di tutelare la salute dell’infanzia, dell’età evolutiva e dell’adolescenza:
• Da 0 a 6 anni di vita: il bambino deve essere obbligatoriamente assistito da un pediatra di libera scelta
• Da 6 a 14 anni di vita: la scelta può essere tra pediatra o medico di medicina generale
• Dai 14 ai 16 anni di vita: è possibile prorogare la scelta del pediatra di base, soltanto per patologie croniche o disabilità certificate
Oltre i 14 anni (in assenza delle eccezioni sopramenzionate) e comunque oltre i 16 anni di età la revoca del pediatra di libera scelta è automatica.
ll compito del pediatra è garantire il benessere fisico, psichico, intellettivo ed emozionale dei pazienti, sia in malattia che in salute. Ne monitora la crescita (peso, altezza, sviluppo funzionale degli organi e dei vari sistemi, etc) consigliando ai genitori i provvedimenti da prendere durante i diversi stadi del loro sviluppo. La sua attività si snoda attraverso la promozione di sani stili di vita, una miglior gestione dei problemi cronici che possono inficiare la crescita di bambini e adolescenti, la repressione della diffusione di malattie infettive, la lotta alla mortalità infantile.
Quando bisogna rivolgersi al pediatra?
I genitori possono chiedere consultazione ogni qualvolta il bambino sia vittima di gravi sconvolgimenti, abbia inabilità funzionali, manifesti sintomi tipici di una patologia contagiosa (morbillo, rosolia, orecchioni, varicella, etc.). Presenti lesioni, infezioni, circostanze genetiche e congenite, malattie e disfunzioni degli organi.
La visita dal pediatra risulta fondamentale anche qualora occorra diagnosticare l’origine di potenziali problemi comportamentistici, sociali ed emotivi, disturbi del sonno, disordini alimentari, problemi del linguaggio, disordini inerenti allo sviluppo. Ma anche disturbi mentali come disordini di ansia e di depressione. E’ in queste circostanze che sorge la necessaria cooperazione tra pediatra e genitori, se del caso con altri specialisti (logopedisti, psicologi etc.) e con tutti gli organi preposti all’insegnamento scolastico. La coordinazione di queste figure è debita ai fini di un’efficace terapia e al conseguente monitoraggio dei suoi esiti.
Cosa fa il pediatra?
La figura del pediatra è fondamentale per la diagnosi ma soprattutto in sede di anamnesi, dove risulta imprescindibile la raccolta dalla voce diretta del paziente e/o dei suoi familiari (i genitori nel caso di un lattante o di un bambino) e di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare il medico a indirizzarsi verso una corretta valutazione di patologia.
L’anamnesi, perciò, diviene rilevante in questo frangente, dal momento che i giovani pazienti non hanno un’esaustiva padronanza delle loro capacità comunicative; il pediatra in virtù della sua esperienza, è in grado di cogliere gli elementi più importanti e riconoscere la sintomatologia propria delle malattie infantili.
Nell’ambito della prevenzione, il pediatra è tenuto a prescrivere vaccinazioni e comportamenti idonei, tesi a contrastare le possibilità di contrarre determinate malattie.
Secondo quanto stabilito dalla Convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale:
Il Pediatra è reperibile tutti i giorni feriali al mattino dalle 08.00 alle 09.00 per le richieste di visita a domicilio. Non è tenuto ad essere reperibile dalle ore 20.00 alle ore 08.00 di tutti i giorni feriali, per 24 ore nei giorni festivi e dalle ore 10.00 alle ore 24.00 dei giorni prefestivi. In caso di problemi urgenti che insorgessero nei giorni e nelle fasce orarie in cui il Pediatra non è reperibile, l’unica alternativa è la Guardia Medica o il ricorso al Pronto Soccorso.
Da questo quadro emerge come nelle pratiche tradizionali, i genitori spesso incontrano inutili barriere alla cura, come non essere in grado di consultare il proprio medico preferito, non ottenere appuntamenti, lunghi tempi di attesa e brevi appuntamenti affrettati.
Di conseguenza contattare un pediatra a domicilio può essere una saggia scelta.
Perché richiedere una visita pediatrica a domicilio?
Qualora il bambino presentasse sintomi più allarmanti del previsto, mostrasse difficoltà a muoversi o altri problemi parzialmente invalidanti, allora il rimedio più opportuno sarebbe affidarsi alle cure di un pediatra a domicilio, infatti la continua disponibilità di uno specialista può rivelarsi essenziale in moltissimi casi.
Inoltre, contattare un pediatra a domicilio, potrebbe essere la soluzione più immediata nel caso in cui il ragazzo fosse affetto da febbre alta e il genitore non volesse correre il rischio di aggravare le sue condizioni. Scegliere di esporre il proprio bimbo al cattivo tempo per raggiungere l’ambulatorio più vicino, potrebbe esser frutto di una valutazione poco opportuna, a maggior ragione se la situazione necessita di un intervento tempestivo.
Il servizio delle visite pediatriche a domicilio dà la possibilità di prenotare, organizzare e gestire i rapporti con il pediatra anche se si tratta di semplici pareri clinici. In questo modo si affievolirebbero le ansie dei genitori che evitando lunghe file d’attesa, resterebbero a casa, in totale comfort, con il proprio bambino.
La visita pediatrica domiciliare è di grande utilità anche durante le vacanze, giorni di festa e i weekend, dove la disponibilità del proprio pediatra può risultare carente.
Si ritiene che quando i bambini e le famiglie sono sostenuti prosperano. Cruciale per questo diventa l’impegno nella costruzione di bambini forti e non solo la gestione di disturbi. Elementi di primaria importanza, infatti, sono la prevenzione delle malattie, il miglioramento del benessere e la costruzione di una sana comunità infantile.
