COSA SERVE AL BAMBINO PER POTER PARLARE?
Le abilità non verbali che il bambino deve possedere per iniziare a parlare vengono definite prerequsiti del linguaggio perciò se il vostro bambino ancora non parla prestate attenzione a queste competenze. Impariamo quali sono i prerequisiti e come riconoscerli nel bambino.
1 Intenzionalità comunicativa
L’intenzione di comunicare è il prerequisito, fondamentale. Sebbene possa sembrare scontato non tutti i bambini hanno voglia di comunicare, alcuni non mostrano interesse nel richiamare l’attenzione dell’adulto, nel mostrargli qualcosa e a volte non rispondono nemmeno se chiamati. Questa è una competenza che compare molto presto nella vita del bambino, intorno ai 9 mesi, e la sua assenza potrebbe essere segno di importanti difficoltà di sviluppo.
2 Contatto visivo e attenzione congiunta
Già dal terzo mese di vita il bambino è in grado di agganciare lo sguardo dell’adulto e man mano che cresce le sue competenze si sviluppano e riesce a mantenere lo sguardo sempre per più tempo fino a inseguirlo, azione che gli permette di condividere l’attenzione su un oggetto.
Il contatto visivo è importante perché permette al bambino di acquisire informazioni su più livelli: innanzitutto in questo modo il bambino riesce a cogliere i segnali non verbali che gli inviamo, inizia quindi a interpretare le espressioni del viso.
Osservando la bocca di chi parla riesce, inoltre, a osservare i movimenti che l’altro usa per parlare e può, così, provare a ripetere e imitare gli stessi movimenti.
Già dai 10, 11 mesi il bambino possiede la capacità di condividere l’attenzione e spostare lo sguardo su un oggetto di suo interesse per mostrarlo all’adulto o perché è ciò di cui si sta parlando.
3 Alternanza del turno
Per poter interagire il bambino deve aver compreso che la comunicazione è uno scambio e sono quindi necessari dei turni: tocca a me, tocca a te… Il bambino può essere stimolato a questo sin dai primi mesi di vita. Dai 3 mesi in poi il bambino può essere coinvolto in “protoconversazioni” in cui lui vocalizza e l’adulto risponde imitandolo o dicendo qualcosa per più di qualche scambio. Più avanti il bambino potrà essere coinvolto nella lettura di libricini, giochi di turno e scambio al fine di sviluppare sempre di più questa abilità per arrivare a diventare un comunicatore efficace.
4 Imitazione
Come già accennato precedentemente il bambino impara imitando l’adulto e questo non vale solo per il linguaggio. Il bambino osserva gli adulti che lo circondano e lo imitano, prima grossolanamente e poi affinando sempre di più il gesto o il movimento articolatorio e il suono. Questa capacità non è, però, innata in tutti i bambini e qualcuno potrebbe non riuscire spontaneamente; nella maggior parte dei casi le difficoltà vengono proprio da questa immaturità. Il bambino può essere allenato all’imitazione ed è importante che diventi abile nell’imitazione non verbale (gesti, azioni, movimenti facciali) prima che in quella verbale.
5 Uso dei gesti comunicativi
Come abbiamo detto prima di poter parlare il bambino deve avere delle buone capacità comunicative non verbali; l’uso dei gesti precede quello delle parole. L’indicare compare intorno ai 9 mesi e può essere usato in funzione richiestiva (Dammi l’acqua) inizialmente e poi con funzione dichiarativa: il bambino indica un oggetto per portarlo alla nostra attenzione (Guarda il gatto) o può usare l’indicazione per scegliere tra più opzioni. Con lo sviluppo, al gesto può essere associato il vocalizzo.
Dai 12 mesi circa il bambino dovrebbe avere un ricco repertorio di gesti referenziali da utilizzare per comunicare come ad esempio battere le mani per dire “bravo”, il dito sulla guancia per dire “buono”, fare “ciao”.
6 Gioco simbolico
Per poter parlare il bambino deve essere in grado di usare qualcosa in maniera simbolica; le parole altro non sono che convenzioni, sappiamo il significato di qualcosa perché associamo una sequenza di lettere a ciò che le convenzioni ci dicono che rappresenta.
Perché siano in grado di fare questo percorso a livello verbale è necessario che il bambino sia capace di fare finta, associando una funzione simbolica a un oggetto. A partire dai 12 mesi il bambino inizia a usare gli oggetti con significato simbolico (un mattoncino delle costruzioni diventa una macchinina, un piatto può diventare il volante di un’automobile).
Il bambino con ritardo di linguaggio può non avere sviluppato completamente questa competenza e quindi non essere ancora in grado di usare le parole perché è assente l’uso della funzione simbolica.
Se il tuo bambino non parla, verifica la presenza di queste competenze, si sviluppano tutte tra i 12 e i 18 mesi, se qualcuna non è ancora emersa o risulta immatura richiedi una consulenza a uno specialista.