Maternità e Covid, i dubbi sono ancora tanti
Come sappiamo, molti gli studi sul Covid 19 sono in corso ma non a tutte le domande la scienza è ancora in grado di dare una risposta. In merito alla salute dei neonati, per esempio, le informazioni certe sono scarse.
In Cina, i dubbi in merito alla trasmissione del virus da madre a figlio, ha portato i medici pediatri a consigliare alle mamme positive al covid, di interrompere l’allattamento al seno e proseguire con la somministrazione di latte in formula.
Risultati di ricerche multicentriche sul tema “covid e allattamento” sono prossime alla pubblicazione. In particolare, su Frontiers in Pediatrics, è prossimo alla pubblicazione un importante studio condotto in Europa.
Nello studio, coordinato dalla Neonatologia universitaria dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino e dal Laboratorio universitario di Virologia Molecolare del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, sono stati analizzati i campioni di latte di mamme risultate positive al Covid dopo il parto, il cui latte è risultato negativo al SARS-CoV-2. Solo in un caso è stata identificata la presenza dell’RNA virale. Nessuno dei neonati ha mostrato i sintomi della malattia.
Su un campione di 14 mamme positive, solo 4 neonati sono risultati positivi al Covid ma non hanno mostrato sintomi e si sono negativizzati durante il primo mese di vita, pur allattando.
L’OMS elenca i benefici dell’allattamento al seno
I dati di questo studio risultano al momento confortanti. A supporto di questi, le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a proposito dell’allattamento al seno, descritto come una pratica altamente consigliata che apporta una serie di benefici alla salute della mamma e del bambino.
Benefici dell’allattamento al seno per il bambino:
- Limita il rischio di sviluppare problemi asmatici
- Riduce il rischio di sviluppare allergie
- Limita rischi legati a malattie cardiovascolari
- Rafforza il sistema immunitario
- Aiuta il fisiologico sviluppo dell’apparato masticatorio
- Riduce il rischio di SIDS, sindrome della morte in culla.
Il contatto pelle a pelle durante l’allattamento fortifica il bambino
Il contatto pelle a pelle della mamma con il bambino durante l’allattamento è un momento molto importante per la crescita psicofisica.
Ultimamente, molti pedagogisti consigliano alle mamme di praticare “l’alto contatto” per rafforzare il rapporto con il bambino.
L’attachment parenting è un approccio educativo che prevede un contatto corpo a corpo della mamma con il neonato.
L’allattamento al seno, l’uso della fascia, la condivisione del sonno, i massaggi, gli sguardi e le coccole sono alcune delle pratiche previste da questo approccio.
I vantaggi sono molteplici, sia per il bambino che per la mamma:
- Tramite il contatto corporeo il bambino sviluppa una maggiore autoconsapevolezza del proprio corpo
- Il contatto con la mamma fa sentire il bambino protetto e migliora la sua autostima
- La mamma riesce a gestire meglio il tempo di veglia e di riposo
- Questo approccio allontana il rischio di depressione post partum e di baby blues
I benefici dell’allattamento prolungato
L’allattamento prolungato è un argomento su cui non tutte le mamme si trovano d’accordo. Alcune preferiscono allattare i bimbi per periodi più lunghi, altre temono che allattare dopo una certa età influisca negativamente sullo sviluppo dell’autonomia del bambino.
In realtà, molto spesso si interpreta il termine “allattamento” con un’accezione puramente legata alla nutrizione.
L’allattamento è una pratica che influisce fortemente sullo sviluppo cognitivo del bambino, sul suo benessere e sul rapporto tra genitore e figlio.
Scegliere di protrarre l’allattamento non è una scelta sbagliata, se pur spesso sottoposta a critiche.
L’allattamento prolungato comporta una serie di benefici per la mamma e per il bambino:
- Migliora la memoria del bambino
- Favorisce lo sviluppo motorio
- Rafforza il rapporto con il genitore
- Tranquillizza il bambino e lo rende meno aggressivo
- Miglora le abilità linguistiche del bambino.
Cosa fare se il lavoro costringe ad interrompere l’allattamento al seno?
Un momento vissuto con molto rammarico dalle mamme che allattano è il rientro al lavoro che spesso costringe, per via degli orari, ad interrompere l’allattamento al seno. Se si è motivate a non interrompere la somministrazione del latte materno, è possibile adottare dei piccoli trucchetti!
- Tira più latte con una tiralatte e conservalo in frigo
- Mentre il bambino sta succhiando da un seno, tira il latte dall’altro seno sfruttando il riflesso di eiezione
- Puoi anche congelare il latte in buste sterili o nei classici raccoglitori di urine che trovi in farmacia
Il latte materno è un alimento che inibisce la crescita di germi, non essendo pastorizzato può essere conservato in frigorifero e consumato dopo averne fatto una scorta!
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