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COME PULIRE L’OCCHIO DEL LATTANTE E DEL NEONATO? IMPARIAMO CON IL VIDEO DELLA PEDIATRA
La dottoressa Ilaria Proietti, pediatra e neonatologa, ci spiega perché i lavaggi oculari sono importanti e come eseguirli in modo corretto.
Il dotto Lacrimale e la funzione della lacrimazione.
Il dotto lacrimale è un forellino che si trova all’interno dell’occhio ed è collegato al dotto lacrimale. Da qui fuoriescono le lacrime che vengono prodotte dal corpo in maniera continuativa durante la giornata, per mantenere l’occhio umido e sano.
Questo forellino è però anche una via d’accesso per germi dall’interno o dall’esterno.
Come arrivano i germi dall’interno?
Quando si è raffreddati e muco e catarro si accumulano all’interno delle vie aeree, alle quali il dotto è collegato, queste secrezioni possono entrare nel dotto lacrimale e possono provocare un’infezione anche all’interno dell’occhio.
Esternamente invece possono entrare nell’occhio germi o batteri ed infettare l’occhio, come avviene, ad esempio, in caso di congiuntivite.
Come mai il neonato ha spesso secrezioni nell’occhio?
Nel neonato le secrezioni possono essere fisiologiche durante la prima settimana di vita.
Per il neonato che nasce da parto vaginale si effettua una profilassi oculare con antibiotico subito dopo la nascita. Il canale del parto, infatti, non è un passaggio sterile ed il bambino può entrare in contatto con germi e batteri.
La profilassi può non essere sufficiente quando il dotto lacrimale presenta un ingresso chiuso e ristretto, mentre le lacrime ed alcune secrezioni si accumulano all’interno del dotto.
Come si trattano le secrezioni dell’occhio del neonato?
Le secrezioni fisiologiche sono di colore giallino chiaro e non va applicato nessun prodotto al di là della pulizia. Per questo già dalla prima settimana di vita del bambino, è necessario effettuare i lavaggi oculari.
Quando le secrezioni sono giallo scuro o verde, invece, non sono più fisiologiche e vanno trattate.
Cosa serve per effettuare la pulizia dell’occhio?
- garze sterili
- soluzione fisiologica (in fialette o bottiglia)
Come fare la pulizia dell’occhio nel neonato e nel lattante?
Per pulire l’occhio del neonato o del lattante si utilizzano una garza sterile e la soluzione fisiologica.
Si può utilizzare anche una garza sola per entrambe gli occhi, ma bisogna sempre far attenzione ad alternare la porzione di garza in modo tale che la stessa superficie non vada a contatto di entrambe gli occhi, per evitare che un occhio possa infettare l’altro.
Mettere il neonato in posizione orizzontale e pulire prima un occhio e poi l’altro.
Qual è il movimento corretto per effettuare la pulizia dell’occhio nel bambino piccolo?
Il lavaggio va fatto dall’angolo interno dell’occhio verso l’esterno. Ci vuole molta delicatezza, ma anche una leggera pressione per riuscire a pulire bene un po’ all’interno della palpebra inferiore e per rimuovere correttamente lo sporco dalle ciglia e dalla palpebra superiore.
Se l’occhio è ancora sporco si può ripetere il passaggio, facendo però attenzione a non ripassare con la stessa porzione di garza.
Se l’occhio è ben pulito si passa con una nuova garza all’altro occhio, ripetendo sempre dall’interno all’esterno. Per vedere corretta gestualità della pulizia clicca sul video che segue e vedi la dimostrazione della dottoressa.
Quando sono utili i lavaggi oculari?
I lavaggi oculari sono utili in presenza di secrezioni fisiologiche, ma anche in presenza di secrezioni più dense e più gialle, e anche prima dell’applicazione dell’antibiotico, in caso di infezione.
Se le secrezioni perdurano a lungo ed assumono una colorazione più scura o tendente al verde si consiglia di rivolgersi al pediatra per accertarsi che non ci sia la necessità di un antibiotico.
Anche quando il pediatra prescrive l’antibiotico, prima dell’applicazione, è necessario eseguire i lavaggi oculari al bambino affinché l’antibiotico venga applicato su un occhio pulito.
Quante volte al giorno bisogna effettuare i lavaggi oculari?
La pulizia dell’occhio del neonato o del lattante può essere fatta più volte durante la giornata, quando compaiono le secrezioni, e prima di ogni applicazione dell’antibiotico.
