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Convulsioni

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CHE COSA SONO LE CONVULSIONI?

Le convulsioni sono dovute ad un disturbo neurologico che si manifesta  con contrazioni brusche e incontrollate della muscolatura volontaria accompagnate da forti spasmi.

È un disturbo piuttosto frequente in età pediatrica e coinvolge il  2-4% dei bambini di età inferiore ai 5 anni. In assenza di patologie solitamente gli episodi di convulsioni febbrili tendono a sparire dopo i 6 anni.

Esistono due tipi di convulsioni:

1 –  Convulsioni febbrili

Le convulsioni febbrili si manifestano con la febbre alta.

Sono eventi da non sottovalutare anche se solitamente si risolvono da soli e non comportano danni permanenti. Durante le convulsioni febbrili il bambino perde coscienza manifestando una rigidità degli arti con contrazione degli arti superiori e inferiori, gli occhi solitamente sono fissi rivolti verso l’alto. La durata delle convulsioni febbrili solitamente non supera i 5 minuti. E’ possibile che durante le convulsioni vengano rilasciate feci o urina.

Le convulsioni febbrili comportano un forte stress per il corpo, per questo dopo una convulsione il bambino sarà molto stanco e avrà voglia di dormire.

2 – Le convulsioni non febbrili

Le convulsioni non febbrili si manifestano con gli stessi sintomi delle convulsioni febbrili ma in assenza di febbre. Durante le convulsioni non febbrili il bambino  non risponde né alla voce né alle sollecitazioni tattili, con il corpo rigido e gli occhi fissi. Alla fine della crisi il bambino è stanco ma riprende coscienza.

Le convulsioni non febbrili possono presentarsi anche in bambini senza alcuna     patologia anche se si presentano solitamente nei bambini epilettici.

Le convulsioni non febbrili possono presentarsi anche come episodi singoli e non ripetersi, in ogni caso è consigliato richiedere tempestivamente un intervento medico del 118. Saranno di sicuro necessari esami di approfondimento.

COSA È CONSIGLIATO FARE IN CASO DI CONVULSIONI?

Mantieni la calma.
Non lasciare mai solo il bambino.
Sdraia il piccolo su una superficie possibilmente morbida (letto, divano, tappeto) e lontano da oggetti con cui potrebbe ferirsi (mobili, termosifoni, spigoli). Se il bambino si trova sul pavimento metti qualcosa di morbido sotto la sua testa.
Giralo su un fianco e sollevagli leggermente il mento, così da favorire la fuoriuscita dalla bocca di eventuale materiale (tipo cibo, saliva, vomito).
Non cercare di aprirgli la bocca e non cercare di mettere nulla fra i denti. Non somministrare nulla per via orale (acqua, bibite o farmaci).
Allenta eventuali abiti che possono stringere, soprattutto attorno al collo.
Non scuotere il bambino per farlo risvegliare: non interromperesti la crisi ma rischieresti di procurargli danni anche gravi (di tipo muscolare ma anche fratture ossee e perfino danni cerebrali).
Non cercare di contenere le scosse: il tuo bambino è molto rigido, rischieresti solo di fargli male.
Se ci riesci, cerca di osservare bene le caratteristiche della crisi (presenza di scosse,movimenti degli occhi) e la sua durata, così da poter fornire più dettagli possibili al medico.
Se il tuo bambino ha già avuto un episodio precedente, il pediatra ti avrà spiegato come somministrare il Micropam per via rettale. In commercio sono disponibili microclismi da 5mg e da 10 mg.
Lo schema di somministrazione è il seguente:
5 mg per bambini di peso inferiore a 00 kg;
¾ di microclisma da 00 mg per bambini di peso compreso tra 00 e 10 kg;
10 mg per bambini di peso superiore a 10 kg.

Per somministrare il farmaco:
posiziona il bambino su un fianco e abbassa le mutandine; se è molto piccolo puoi metterlo anche prono, magari con un cuscino posto sotto la pancia;
apri il contenitore monodose rimuovendo la capsula di chiusura con piccole rotazioni attorno al beccuccio; ungi il beccuccio;
inserisci il beccuccio all’interno dell’ano (solo fino a metà nei bimbi che hanno meno di 3 anni, per intero nei bambini più grandi) tenendo il microclisma con il beccuccio rivolto verso il basso per permettere la fuoriuscita del farmaco;
spremi il microclisma tra indice e pollice in modo da iniettare il contenuto nel retto del bambino. Una volta svuotato, estrai il beccuccio continuando a esercitare pressione;
nel contempo, con la mano libera, mantieni i glutei del bimbo stretti per qualche istante per evitare la fuoriuscita del farmaco.

Se all’interno del microclisma dovesse rimanere qualche residuo di farmaco, non preoccuparti: la somministrazione è stata comunque efficace.
Dopo la risoluzione della crisi convulsiva lascia che il tuo bambino riposi, non cercare di farlo alzare subito perché potrebbe non avere ancora un buon equilibrio; non offrirgli né cibi né bevande perché potrebbe non essere in grado di deglutire correttamente.
Se la crisi si è risolta dopo somministrazione di Micropam, lo stato di assopimento potrebbe essere più marcato perché il farmaco causa sonnolenza.

Svariate possono essere le cause delle convulsioni non febbrili, per questo è necessario procedere con indagini diversificate. Sarà importante comunicare al pediatra in che modo si è manifestata la crisi, quanto è durata e con quali sintomi si è manifestata.

QUALI SONO LE CAUSE DELLE CONVULSIONI?

Le cause delle convulsioni possono essere molteplici. Le convulsioni possono manifestarsi anche nei bambini in assenza di altre patologie. Spesso sono dovute ad una immaturità del sistema nervoso centrale o ad una situazione di familiarità o di predisposizione genetica. Non è sempre semplice risalire alla causa delle convulsioni, per questo motivo se gli episodi si ripetono, sarà premura del pediatra procedere con analisi di approfondimento diversificate come l’elettroencefalogramma veglia e sonno o una RMN encefalo.

COME SI SOMMINISTRANO I FARMACI PER VIA RETTALE

Le convulsioni nei bambini sono eventi che spaventano soprattutto perché il bambino perde coscienza e non risponde agli stimoli. E’ sicuramente importante in situazioni come queste mantenere la calma e agire tempestivamente.

È importante mettere il bambino in posizione di sicurezza sottraendo tempestivamente eventuali residui di cibo dalla bocca senza forzare l’apertura mandibolare. Allenta eventuali elastici e vestiti stretti.

Se il bambino cade sul pavimento cerca di evitare che le contrazioni muscolari brusche causino ferite mettendo qualcosa di morbido sotto la sua testa e allontanando gli oggetti appuntiti.

Non cercare di svegliarlo o di contenere le scosse e lascia che la crisi faccia il suo decorso.  Se ha del cibo in bocca o una fuoriuscita di saliva o vomito, giralo su un fianco e solleva il suo mento leggermente. E’ sconsigliato mettere qualsiasi corpo estraneo all’interno del cavo orale durante la crisi. Non somministrare farmaci per via orale.

In questo caso sarà fondamentale comunicare al pediatra le caratteristiche della crisi. Sarà il pediatra a valutare la somministrazione di farmaci per via rettale se gli episodi si ripetono e a prescrivere ulteriori accertamenti se sospetta la presenza di patologie.

Solitamente se si sono manifestati più episodi di convulsioni, il pediatra somministra farmaci per via rettale da usare in caso di nuova crisi e solo se la crisi dura più di 3 minuti.

Solitamente i farmaci per via rettale utilizzati per le convulsioni sono microclisteri –predosati.

Per la somministrazione dei microclisteri:

  • Ruota la capsula di chiusura e rimuovila
  • Inserisci il beccuccio nel retto del bambino
  • Premendo con indice e pollice vuota il medicinale presente nel microclistere
  • Tenendolo sempre schiacciato con le dita, estrai delicatamente il beccuccio dal sederino cercando di contrarre i glutei del bambino per evitare la fuoriuscita del farmaco.

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